Cos’è il blended learning
Si sente spesso parlare di nuove modalità di formazione a distanza e alcune terminologie sembrano più complicate di quanto non siano poi in realtà. Da molti anni, grazie al Piano di Studi Personalizzato (PSP) mettiamo al centro lo studente e le sue esigenze, creando un percorso formativo cucito su misura, che gli permetta di apprendere e di essere competitivo con chi studia seguendo il metodo tradizionale.
Il blended learning è una modalità di formazione che pratichiamo da tempo e si articola in due fasi: apprendimento da remoto in classe con il docente e gli altri studenti (lezioni online) e individuale (studio autonomo dell’allievo).
I due momenti si definiscono inoltre sincrono (più persone sono coinvolte nello studio nello stesso momento) e asincrono (si studia in autonomia). Questo tipo di formazione mette al centro del suo percorso di studi lo studente, che in questo modo impara ad organizzarsi e gestire il suo percorso formativo.
Dalla nostra esperienza abbiamo potuto intuire che il blended learning è un approccio che prende il meglio sia dalla modalità e-learning, sia da quella tradizionale. Infatti, lo studente potrà apprendere al suo ritmo, con gli strumenti che preferisce, passando dall’e-learning, allo studio a scuola. In questo modo non dovrà rinunciare all’interazione col docente e i compagni di classe, un aspetto per noi fondamentale nel processo di crescita. La nostra scuola accoglie e insegna non solo la didattica mirata al diploma, ma ha l’ambizione di accompagnare ogni allievo nella formazione di se stesso, cogliendo anche gli aspetti sociali e caratteriali di ognuno.
Perché il blended learning è un valore aggiunto alla didattica tradizionale?
Il blended learning è un valore aggiunto rispetto alla didattica tradizionale perché lavora per obiettivi formativi, permettendo a chi studia di acquisire le nozioni fondamentali della materia prima della lezione frontale.
Il blended learning ha in sé una visione strategica dell’apprendimento: permette a chi studia di poterlo fare al proprio ritmo, con le modalità che preferisce e di ricorrere alle lezioni tradizionali quando è pronto. In questo modo il ruolo dello studente, che da sempre è passivo, diventa totalmente attivo nel creare situazioni di dialogo più costruttive.
I diversi modelli di blended learning
Esistono diversi modelli di blended learning, i più diffusi sono:
- La flipped classroom: richiede all’allievo di approfondire un argomento prima di andare in aula a provarne l’applicazione pratica (un progetto, un gioco di ruolo che coinvolga tutta la classe) Molto spesso la lezione diventa un seminario in cui ognuno è parte attiva, permettendo a tutti di esprimersi.
- Il modello di rotazione: un modello a fasi. Lo studente si confronta faccia a faccia con il docente sulle materie in cui ha più difficoltà, per poi tornare all’apprendimento online. In questo modo l’allievo riesce a colmare le sue lacune.
- Il modello Flex: l’insegnante è un facilitatore che fornisce istruzioni sui compiti da eseguire online. Quindi non è più il fornitore delle nozioni che deve valutare il rendimento. Anzi, il peso della valutazione del rendimento è marginale. Questo modello si usa con gli studenti a rischio.
- Il modello scuola laboratorio online è pensato per gli studenti che hanno bisogno di più flessibilità: non ci sono docenti ma solo supervisori, l’apprendimento è online e aiuta sia chi ha bisogno di studiare più velocemente, sia chi ha bisogno di andare più lentamente.
- Il modello self-blend: per tutti quegli studenti che vogliono approfondire ulteriormente degli argomenti trattati a lezione e desiderano ampliare la loro conoscenza in determinati campi.
- Il modello di driver online prevede che gli studenti lavorino solo da remoto usando piattaforme online. Ci si può relazionare col docente o i tutor per problemi tecnici o per questioni riguardanti i contenuti.
Queste sono le tipologie principali. Ad oggi, vista la grande diffusione degli smartphone, è molto diffuso il blended learning con mobile. Qui lo smartphone passa dall’essere un mezzo di svago ad uno strumento di formazione.
I vantaggi del blended learning
Il blended learning ha molti vantaggi, soprattutto per gli studenti, perché li rende indipendenti nella gestione della loro formazione.
Ciò che ci preme evidenziare è che con il blended learning l’approccio allo studio diventa più sereno e i motivi di ansia diminuiscono.